Sono frutti importanti per tutta la Pallamano italiana, quelli che l’Handball Academy Sudtirol sta raccogliendo in queste settimane. Frutti derivanti dal lavoro portato avanti dal marzo 2016. A due anni dalla fondazione del progetto ideato dal vice-presidente federale, Stefano Podini, la notizia è di quelle notevoli: due giovani atleti altoatesini approderanno nella Flensburg Academy, il progetto di selezione e cura dei talenti portato avanti dalla fortissima squadra tedesca, protagonista assoluta in Champions League e in Bundesliga.
I nomi dei ragazzi prima di tutto: il brissinese Mikael Helmersson, classe 2003 e proveniente dal centro giovanile Valle Isarco, peraltro figlio dell'ex giocatrice della Nazionale, Elke Niederwieser, e parte di quella generazione di Niederwieser che alla pallamano ha dato, oltre allo zio Michael, fortissimo portiere azzurro, anche – più di recente – Anika Niederwieser, terzino del Thuringer e stella della Nazionale italiana. Ma è figlio d’arte anche l’altro protagonista, il meranese Leo Prantner, mancino del 2001 – già in maglia azzurra nelle selezioni giovanili – e figlio di Jurgen Prantner, oggi tecnico del Merano, vice di Riccardo Trillini in Nazionale e ala ai Mondiali di Kumamoto 1997.
I due giovanissimi approderanno perciò nell’Inferno del Nord, com’è comunemente chiamata la Flensburg Academy. Un’opportunità, questa, nata in primis dall’ottima collaborazione tra la Handball Academy e i club d’Alto-Adige, protagonisti di un programma di monitoraggio costante dei talenti presenti in regione. Da qui a Flensburg il salto, poi, è di quelli tutt’altro che brevi, ma anche estremamente stimolanti e in grado di curare, come mai avvenuto, le generazioni destinate a rappresentare la Nazionale del domani.
Già note, intanto, per le prossime attività dell’Accademia altoatesina, con un camp a metà giugno rivolto ai ragazzi nati tra il 2004 e il 2006, seguita da un camp estivo ad inizio agosto.